Le cariche contro gli studenti davanti alla facoltà di giurisprudenza ci mostra il volto autoritario delle forze di polizia e di chi le comanda, e questa volta è la dirigenza accademica, che nel tentativo di rifarsi la facciata imbellettandosi della pseudo-auctoritas Marcello Pera ha pensato bene di trincerarsi dietro il pretesto della sicurezza e dell’ordine pubblico per punire chi poteva rovinargli la festa.
L’università che vogliamo stava lì in strada, viva gioiosa e incazzata, più forte delle minacce e del terrore dei manganelli e libera a confronto della muffa baronale e clientelare di chi manda avanti gli atenei come se fossero aziende di famiglia. La grottesca reazione della celere al rifiuto degli studenti di arretrare di tre metri (!) è aggravata dalla disposizione pacifica degli studenti, e di fatto offende la libertà di manifestare dissenso, a Pisa come a Bergamo e a Padova, solo per citare i fatti più recenti.
Solidarietà e sostegno agli studenti ribelli, merda alle pere marce che occupano senato e aule magne.
Assemblea di Lettere di Firenze
8 marzo 2009