SOLIDARIETA’ ALL’ONDA ANOMALA PADOVANA

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L’Assemblea Permanente di Lettere e Filosofia di Firenze esprime la propria solidarietà e vicinanza alle studentesse e agli studenti dell’Onda Anomala Padovana.

 
Esprimiamo la nostra più ferma condanna verso un’azione repressiva tanto violenta quanto ingiustificata nei confronti di studentesse e studenti che, forti dei propri valori antifascisti e antirazzisti, protestavano contro il presidio organizzato da gruppi giovanili neofascisti.
 
Questi, strumentalizzando e deformando la giornata del ricordo delle Foibe, tentano di legittimare se stessi e i principi di cui si fanno portatori, principi che puzzano di fascismo, razzismo, intolleranza, menzogna e violenza. Ma in ogni città in cui hanno provato a manifestare in questi giorni hanno trovato la ferma resistenza di studenti cittadini ed ex partigiani che non accettano che la storia venga riscritta da organizzazioni neofasciste – xenofobe, arroganti ed ignoranti – alle quali non dovrebbe nemmeno essere riconosciuta la legittimità di esistere.
 
A Firenze, come a Padova, come in tutta Italia, nessuno spazio e nessun diritto per i fascisti.

L’UNIVERSITA’ E’ ANTIFASCISTA. ORA E SEMPRE RESISTENZA.


Assemblea Permanente di Lettere e Filosofia_Firenze  

APPELLO DI SOLIDARIETA’ AGLI STUDENTI ANTI-FASCISTI

Oggi, 10 febbraio, studenti dell’Onda Anomala Padovana trovatisi a contestare l’iniziativa dei gruppi neo-fascisti, sono stati vittime di una repressione eccessiva e feroce da parte della polizia – una caccia all’uomo per le vie del centro cittadino – che si è conclusa con un fermo e diversi contusi. Le tensioni si sono manifestate fin dal principio dell’iniziativa, quando gli studenti si sono avvicinati ai cordoni delle forze dell’ordine che impedivano l’accesso al "Liston". La richiesta avanzata era semplicemente di accedere al Palazzo Bo’ – sede storica della nostra Università, medaglia d’oro alla Resistenza – per impedire che il protagonismo di queste "forze" strumentalizzasse la commemorazione delle foibe. L’intento era di ricordare i principi che animano le nostre mobilitazioni e la nostra università, erede del Rettore Concetto Marchesi; ma a quanto pare questo è sembrato illegittimo e pericoloso all’amministrazione comunale. Ha ritenuto più opportuno invece inseguire e picchiare gli studenti padovani, che vivono e attraversano la città e i suoi luoghi storici, concedendo al contrario visibilità e spazio d’espressione a gruppi di estrema destra che ogni giorno promuovono una visione d’odio e discriminazione, una morale di violenza praticata quotidianamente sui più deboli.

 

Padova – Caccia all’uomo contro gli studenti antifascisti Scritto da Onda Anomala Padova

Martedì 10 febbraio 2009

Quest’oggi nella città di Padova sono avvenuti dei fatti a dir poco vergognosi.
Nella mattinata gli studenti dell’onda anomala si sono ritrovati davanti al palazzo del Bò per impedire l’appuntamento lanciato da Forza Nuova in ricordo delle foibe e contro il comunismo. Già l’anno scorso avevamo ribadito che nessun dibattito, nessun incontro organizzato da questi personaggi, sarebbe mai dovuto avvenire nel nostro ateneo e nella nostra città. L’onda anomala Padovana, da quando ha iniziato il suo percorso, ha sempre ribadito il proprio antifascismo e antirazzismo. L’abbiamo ricordato anche all’interno del primo incontro del nuovo anno, quando è stata annunciata la presentazione di liste legate a questi individui, alle prossime elezioni studentesche. Sappiamo che l’Ateneo di Padova di Concetto Marchesi ha ricevuto medaglia d’ oro alla resistenza negli anni del fascismo. Oggi però, l’attuale rettore Vincenzo Milanesi ha voluto chiudere il palazzo del bo all’onda. Da dentro al palazzo blindato, molti studenti hanno manifestato il proprio dissenso e urlando “ siamo tutti antifascisti”.

Dopo circa un’ ora di sit-in attivo e comunicativo, la volontà era ancora quella di entrare al Bò. Qui sono partite delle violentissime cariche ed è iniziata una vera caccia all’uomo tra le vie patavine ;ed un ragazzo è stato caricato e arrestato. Dopo queste violenze gli è stato dato il permesso ai fascisti di trasformare il sit in in corteo per le vie del centro storico, scortati dalla polizia, la stessa che ha caricato gli studenti dell’onda i quali avevano come unica arma il proprio corpo. Quella di oggi è l’ ennesima riproposizione di politiche di controllo e militarizzazione che sono servite per proteggere personaggi vili come neonazisti di Forza Nuova che ogni giorno diffondo odio e violenza contro il diverso.

Studenti e studentesse dell’Onda Anomala Padovana


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