La crisi economica è sempre più forte e la precarietà ormai generalizzata. Migliaia di lavoratori muoiono o rimangono invalidi ogni anno in Italia. Il potere d’acquisto delle famiglie è sempre più basso e non si vedono miglioramenti. Il governo, invece di proporre soluzioni concrete ai problemi crescenti, limita sempre di più i diritti dei lavoratori, opera tagli indiscriminati al settore pubblico (come nel caso di scuola e Università con la riforma Tremonti-Gelmini), attacca gli immigrati e risponde a chi contesta con la repressione: ciò non fa che accrescere il disagio economico e sociale, aumentando la percezione di insicurezza che i ceti popolari vivono sulla propria pelle.
È in questo quadro che proliferano gruppi di estrema destra, che, con una propaganda populista e razzista, cercano di fare proseliti fra i giovani e i disoccupati. Pensano di appartenere ad una razza superiore, si sentono i difensori della Tradizione e della cristianità. Rivendicano il fascismo e il nazismo. Il solo linguaggio che conoscono è quello delle cinghie, dei bastoni e delle lame. Per questo massacrano di botte e uccidono ragazzi perché “comunisti” (Dax, Renato, Nicola), o perché gay o immigrati. Stuprano ragazze perché lesbiche. Bruciano centri sociali e sedi di partiti e sindacati di sinistra. Per questo aggrediscono gli studenti e i lavoratori che protestano contro le riforme di destra (come a Piazza Navona). I picchiatori nazifascisti sono protetti e sostenuti, in questo loro “lavoro sporco”, dalle forze dell’ordine e da tutte quelle forze politiche, economiche e religiose che per 60 anni sono state al centro di una trama oscura. Trama oscura che lega Nato, Stato italiano, fascisti, massoneria, mafia, banchieri e Vaticano, che, con la Gladio, le stragi e la strategia della tensione, ha insanguinato e continua ad insanguinare il nostro Paese.
Alleanza Nazionale ha provato a sdoganarsi e ripulirsi con la fantomatica “svolta” di Fiuggi del 1995. Ma sappiamo bene che è tutto falso, che loro sono falsi: da una parte cercano di passare per “persone per bene” in doppiopetto, ormai lontani dalle idee del MSI, mentre dall’altra continuano a propagandare tesi fasciste, revisioniste, e razziste. I giovani di AN di Firenze da anni rivendicano Mussolini, Pavolini e Codreanu, sfilano a braccio teso nelle nostre facoltà, riempiono i muri della città di croci celtiche e ora, grazie a quest’appuntamento organizzato a livello nazionale dalla segreteria del loro Partito, provano a crearsi spazi nuovi, organizzando una squallida sfilata e un concerto “identitario” cioè….fascista, e ripropongono le loro falsità preconfezionate sulle Foibe.
Le foibe non possono essere usate strumentalmente dalla destra per riabilitare il fascismo e per presentarsi come le “vittime” del comunismo. Le foibe sono un evento storico che ha come causa profonda la comprensibile reazione della popolazione della Venezia Giulia, della Dalmazia e dell’Istria di origine slava a un ventennio di occupazione militare italiana, e al processo di assimilazione e italianizzazione imposto con la violenza (chiusura delle scuole slovene e croate, divieto dell’uso delle lingue straniere in pubblico, abolizione dell’autonomia culturale, estromissione dalle cariche amministrative), che è costata la vita a migliaia di persone. Il cosiddetto “fascismo di frontiera", come quello proposto oggi da AN, aveva due facce: una di matrice terrorista, e una legalitaria e culturale, e Mussolini era chiaro al riguardo: “Di fronte ad una razza inferiore e barbara come la slava non si deve seguire la politica che dà lo zuccherino, ma quella del bastone. […] I confini dell’Italia devono essere il Brennero, il Nevoso e le Dinariche: io credo che si possano sacrificare 500.000 slavi barbari a 50.000 italiani”.
Alleanza Nazionale, Azione Giovani e Casaggì Firenze hanno organizzato per sabato 7 febbraio una giornata di mobilitazione “per i martiri delle foibe e contro il comunismo”, pubblicizzandola con queste parole: […] Una grande fiaccolata che illuminerà il cielo di Firenze e il cuore di chi ha scelto di difendere la verità storica e l’identità della nostra nazione […] Mille fiaccole e mille tricolori renderanno giustizia ai martiri delle foibe, umiliati ed uccisi da gente senza onore […] Sabato 7 febbraio non sarà solo un giorno di Verità storica e identità nazionale; sarà un momento comunitario e ribelle nel quale saremo chiamati a ribadire, in una città che ancora cova un odio strisciante e che ancora mette in scena le peggiori pratiche dell’antifascismo militante, il nostro diritto ad esistere […] Tutta la destra ci sarà per riportare il tricolore a Firenze […]
MA CI SAREMO ANCHE NOI…A ROVINARGLI LA FESTA
E A RICORDARGLI CHE…A FIRENZE NON SI PASSA!
CONTRO OGNI NEOFASCISMO ORA E SEMPRE RESISTENZA!
SABATO 7 FEBBRAIO ORE 15:00 PIAZZA DELLA COSTITUZIONE
PRESIDIO ANTIFASCISTA